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UNO SGUARDO CRITICO A...

TOR SAPIENZA

"CONTRASTO"


Durante il sopralluogo sono stata sorpresa da come si presentasse Tor Sapienza e dalle sue tre caratteristiche principali di residenzialità, industrialità/commercio e natura. Tre caratteristiche che all'interno del tessuto pensandolo come una tavolozza di colori sono ben identificabili come se vi fosse una graduale sfumatura tra di loro, eccetto in alcuni punti che sono caratterizzati da veri e propri vuoti. Una tavolozza anche ben compatta, ben sfumata, dove in taluni casi è caduta una macchia di colore in più che diventa un contrasto netto e deciso, è così che mi viene da descrivere la zona. Durante il sopralluogo attraversando una di queste sfumature, all'improvviso la mia vista è stata catturata dalla presenza di questi "tre siluri" che troneggiavano sul fronte stradale dando le spalle a un vasto verde. Mi è stato automatico associarli a quello che è il mondo della produzione e della industria, a quel mondo "umano" e "cattivo" che distrugge l'ambiente e in modo infantile ho pensato a cosa sarebbero diventati se producessero dei fiori, a cosa sarebbe e come sarebbe un'industria che produce natura.




MAAM

"MUSEO DELL'ALTRO E DELL'ALTROVE"




Questa è l'immagine dell'ingresso MAAM "museo dell'altro e dell'altrove" uno posto che mi viene da definire geniale. Ho tentato di manipolare l'immagine al fine di dare l'idea di entrare in un'altra dimensione, perchè è quello che succede all'interno di questo museo, che non è solo un museo ma è uno spazio per tutti; ed è soprattutto una casa che accoglie e che ti difende da tutto quello che c'è fuori, ed è per tale motivo che lo considero geniale. Il museo nasce in realtà per dare una casa e diventa poi una realtà diversa fatta di colori non solo per le pareti dove senza confine si susseguono opere di street arts  ma anche per le comunità che vi vivono. Quello che mi ha colpito è proprio il senso di una dimensione diversa non tanto per le caratteristiche fisiche dell'intorno ma per quelle sociali, è una realta sociale nuova, diversa che non si conosce e spesso come molte cose che non si conoscono vengono viste con occhi diversi, ma questo sguardo che per molti potrebbe essere negativo all'interno del MAAM diventa il punto di forza della creatività.

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SGUARDO CRITICO

Hai mai pensato che lo strappo di un manifesto potesse trasformarsi in arte? L'arte di Mimmo Rotella spicca notevolmente in quanto egli ha saputo trasformare questo gesto in un'autentica opera d'arte. “Strappare i manifesti dai muri è l’unica rivalsa, l’unica protesta contro una società che ha perduto gusto dei mutamenti e delle trasformazioni strabilianti. Io incollo i manifesti, poi li strappo: nascono forme nuove, imprevedibili. Ho abbandonato la pittura da cavalletto per questa protesta”   dichiara Mimmo Rotella nel 1957, iniziando la sua "protesta" attraverso l'invenzione di una nuova tecnica artistica, il décollage. Quando è nato il “décollage” – scriveva l’artista – " Io esponevo anche il retro del manifesto, per cui compariva anche il colore del muro scrostato. Mi piaceva la materia sottoposta alle intemperie, mi piaceva poterla prendere così com’era e mostrarla. Era il furto della realtà." Il “semplice gesto di uno strappo ed una l

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