Durante la lezione del 15 Marzo abbiamo assistito a sei presentazioni dei dottorandi del Corso di Teorie e Ricerca. Mi ha colpito il lavoro di Edoardo Marchese e Marzia Ortolani, che hanno scelto come tre parole chiavi della loro presentazione : partecipazione, appropriazione e conformazione umana, dove con un sapiente e divertente gioco di parole i ragazzi hanno sottolineato più volte la parola "azione" a evidenziare l'importanza dell'azione dell'uomo.
Personalmente penso che spesso nella realtà quotidiana dei nostri giorni considerando soprattutto le periferie è venuto a mancare quell'interesse da parte del progettisti verso i bisogni degli abitanti, ma credo che ci sono anche degli spazi che spesso non vengono riconosciuti propri.
Un luogo diventa proprio della comunità se viene vissuto, ma come si fa ad avere una certezza di rispondere all'esigenza delle persone o a renderlo parte del "vissuto" della quotidianità?
Pensando alle numerose piazze abbandonate è più un problema di conformazione dello spazio o di appropriazione da parte del cittadino?
Personalmente penso che spesso nella realtà quotidiana dei nostri giorni considerando soprattutto le periferie è venuto a mancare quell'interesse da parte del progettisti verso i bisogni degli abitanti, ma credo che ci sono anche degli spazi che spesso non vengono riconosciuti propri.
Un luogo diventa proprio della comunità se viene vissuto, ma come si fa ad avere una certezza di rispondere all'esigenza delle persone o a renderlo parte del "vissuto" della quotidianità?
Pensando alle numerose piazze abbandonate è più un problema di conformazione dello spazio o di appropriazione da parte del cittadino?
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